iMussolini scompare dall'
App Store. Dopo le molte polemiche suscitate in Italia e nel mondo, l'applicazione che permetteva di scaricare sull'
iPhone immagini e filmati sul Duce è stata rimossa direttamente dal suo sviluppatore,
Luigi Marino.
Alla base della decisione sembra ci siano motivazioni legate più alla denuncia dell'
Istituto Luce (che ha deplorato l'uso improprio e non autorizzato dei propri materiali) che ai problemi ideologici e allo scandalo suscitato.
Marino ha tentato di discolparsi minimizzando l'accaduto e attribuendo la responsabilità all'azienda di Cupertino: "non credevo si arrivasse a tutte queste polemiche. Sinceramente credo che le critiche però debbano essere rivolte alla
Apple e non a me" sono state le sue parole.
Inoltre, lo sviluppatore si è detto convinto di non aver violato alcun
diritto d'autore, dal momento che i video presenti su iMussolini sono stati
prelevati da internet, ma ha dichiarato di aver rimosso l'applicazione per dimostrare la sua "buona fede e collaborazione in merito all'accaduto".
Basterà questa mossa a placare le ire dell'Istituto Luce? Molto probabilmente no.
Luciano Sovena, amministratore delegato dell'Istituto, ha infatti dichiarato che l'annunciata battaglia in sede legale è destinata a concretizzarsi: "il materiale commercializzato è di esclusiva proprietà dell'ente e quindi non liberamente utilizzabile per fini diversi, soprattutto commerciali, dalla visione sulla piattaforma digitale dell'Archivio Luce e dagli altri canali autorizzati. Ciò tanto più costituendo il materiale audio video l'unica fonte di sostentamento per l'Archivio".
Secondo Sovena si tratta di "un patrimonio che non può essere utilizzato liberamente da chiunque poichà© rappresenta la memoria storica del nostro Paese. Memoria che non può essere estrapolata dal suo contesto, per non alterarne nà© il significato nà© il contenuto storico".
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