Un giudice australiano ha dato ragione al
provider iiNet, accusato da un gruppo di
majors cinematografiche di
permettere il
download illegale di pellicole dal
web.
Gli
studios protagonisti erano diversi e comprendevano nomi come Paramount Pictures, 20th Century Fox, Sony Pictures Entertainment, Village Roadshow, Universal Pictures, Warner Bros e Disney; le aziende speravano di mettere un termine all'attività di iiNet, colpevole, a loro avviso, di violare le
leggi sul copyright, immagazzinando e trasmettendo le copie dei
film piratati, oltre che di permettere agli utenti il
download dei file.
Il giudice
Dennis Cowdroy ha però sentenziato che "le prove stabiliscono che iiNet non ha fatto altro che fornire un servizio di accesso a internet", non commettendo di conseguenza nessun reato.
Neil Gane, direttore esecutivo del
consorzio degli studios, ha sottolineato come le majors stiano prendendo in esame di appellarsi in giudizio. Si tratta di un precedente per il mondo del
file sharing illegale?
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