L'occasione per presentare i
ricorsi è stato l'insediamento della nuova
Commissione europea:
Altroconsumo ha deciso quindi di rivolgersi a
Joaquin Almunia, Garante europeo per la Concorrenza.
Oggetto del primo reclamo dell'associazione, gli aiuti statali a Tivù, la nuova piattaforma satellitare che riunisce
Rai,
Mediaset e
Telecom. Come si legge in una nota dell'associazione, "con la creazione della nuova
piattaforma satellitare Tivù, Telecom Italia media, Rti (Mediaset) e Rai hanno realizzato una
concentrazione in grado di ingessare ulteriormente il mercato pubblicitario. Dinamiche collusive a favore delle imprese interessate e a discapito di incentivi verso lo studio e la realizzazione di programmi di qualità ."
Oltre a ciò, Altroconsumo analizza le difficoltà createsi per gli utenti a seguito del
protocollo di codifica applicato ai programmi: attraverso la criptatura dei programmi con un protocollo dissimile da quello del decoder Sky,
Rai e
Mediaset hanno "reso inaccessibile la propria programmazione generalista a 5 milioni di utenti Sky", infrangendo l'articolo 101 del Trattato.
Inoltre, quanto realizzato dalla Rai sarebbe più grave perchà© l'
emittente, in quanto
pubblica, dovrebbe esser tenuta a fornire questo servizio.
Il secondo reclamo di Altroconsumo interessa il
decreto Bondi sull'
equo compenso: "è stato esteso il diritto il prelievo da parte della Siae di una quota di prezzo destinato a remunerare gli autori per la
copia privata (prima previsto solo su cd, dvd vergini e masterizzatori) a tutti i
dispositivi dotati di memoria, come telefoni cellulari, decoder, console di videogiochi", si legge sempre nella nota.
Altroconsumo descrive tale iniziativa come "un vero e proprio aiuto di Stato alla
Siae e all'
industria dell'audiovisivo".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.