Primo giorno del
processo Fapav contro Telecom Italia. Gli avvocati dell'
associazione antipirateria hanno chiesto al Tribunale di Roma di emettere un
decreto ingiuntivo nei confronti di Telecom. Tale decreto obbligherebbe il provider a
rivelare i nomi di tutti quegli utenti internet colpevoli di download illegale e conseguente violazione dei diritti d'autore.
In più l'accusa chiede anche che Telecom oscuri i siti di
file sharing,
P2P e di
streaming e, in caso di infrazione accertata, il provider invii un
avvertimento via mail all'utente colpevole. Fapav, per dimostrare la propria tesi, ha portato in aula una
lunga lista di "criminali" del web: ben
2,2 milioni di indirizzi IP archiviati a partire dal 2008 dalla società francese specializzata
CoPeerRight.
Ci sono molti
dubbi, però, sul processo di raccolta dei dati. Gli avvocati Telecom intendono infatti controbattere all'associazione accusandola di
violazione della privacy, tesi sostenuta anche dal
Garante. Se tale accusa dovesse venire comprovata le prove indiziarie dovrebbero essere escluse dal processo, indebolendo di molto la posizione di Fapav. Il provider, inoltre, ha ribadito di essere solo un
fornitore di servizi e di non potere in alcun modo spiare o raccogliere informazioni sugli utenti e le loro attività online.
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