Multe ai clienti: questa la novità che interessa l'operazione portata avanti dalla
Guardia di Finanza di
Brescia. Oltre ai fornitori, infatti, i clienti che acquistavano
copie illegali di materiale coperto da
copyright si sono imbattuti nelle maglie della giustizia.
La GdF bresciana è stata l'artefice di quella che è stata definita
l'indagine "Uncino": avviata nel 2007 dai militari di Desenzano, l'operazione è giunta a scoprire un traffico nazionale di
software pirata.
Per l'esattezza l'indagine ha condotto al sequestro di circa 200.000 tra
programmi software,
cd-rom,
dvd con videogame e file musicali: il tutto aveva un valore di oltre 10 milioni di Euro.
I fornitori sono stati multati di oltre 23 milioni di Euro. I 38 clienti hanno avuto multe minori, da un minimo di 103 a circa 1.000 Euro, per un totale di 5.800 Euro, ma assume rilievo il fatto che anche essi siano stati denunciati.
Oltre alle
multe per il traffico di questi materiali, due persone sono state denunciate per la detenzione di
materiale pedopornografico.
Le forze dell'ordine hanno portato a termine le indagini dopo essersi infiltrate su
internet ed aver trovato un intermediario che le ha aiutate ad
individuare opere protette da copyright. I fornitori e i clienti comunicavano attraverso
email crittografate o protette e mediante
connessioni mobili, non associate a uno specifico utente e quindi difficili da smascherare.
Sei procure, fra cui Milano, Perugia e Firenze, e quattro organizzazioni che lottano contro la pirateria informatica, inclusa
Business Software Alliance e la
Federazione contro la pirateria musicale, hanno partecipato all'operazione Uncino.
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