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Eliminate le sexy applicazioni per iPhone, l'App store si "purifica"

Una nuova linea guida di Apple ha eliminato tutte le applicazioni sexy dall'App Store. Pronte le proteste degli sviluppatori e di chi accusa Apple di censura arbitraria.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 22/02/2010

Niente sesso, siamo sull'App Store. Si potrebbe riassumere così la recente decisione di Apple di rimuovere le sexy applicazioni per iPhone e iPod Touch. L'App Store, infatti, è stato repentinamente "purificato" da migliaia di programmi, programmi che per la maggior parte non comprendevano contenuti espliciti.
Ma la nuova linea guida diramata da Cupertino è chiara, non sarà  più possibile proporre applicazioni erotiche o anche solo con allusioni sessuali. Sembra che Apple abbia ricevuto parecchie lamentele, da qui il motivo che ha spinto l'azienda alla severa decisione.
Le proteste non si sono fatte attendere. In prima linea gli sviluppatori che si sono visti cancellare le applicazioni da un giorno all'altro, senza possibilità  di appello. L'App Store, inoltre, è l'unico store online su cui si possono vendere programmi per iPhone e iPod Touch: in pratica, un'app che non è presente sul negozio Apple non è "rivendibile" altrove sul web.
Oltre agli sviluppatori, Apple ha dovuto incassare anche le proteste di chi non sopporta il ruolo di censore arbitrario che la società  assume di tanto in tanto. L'estremo controllo che Cupertino esercita sui proprio prodotti è ben noto, ma lo stesso tipo di attenzione ai contenuti fruibili risulta indigesto a molti.
A dire il vero su iPhone Os 3.0 è già  disponibile una funzione di Parental Control, attivabile per gli utenti più giovani. Ma Apple stavolta ha voluto agire più in profondità . E non è il primo caso: già  in passato la società  aveva cancellato, con dubbie motivazioni,  delle applicazioni dall'App Store. E anche in quel caso erano scattate le proteste. Un intervento che chiarisca le evidenti ragioni di Apple sarebbe gradito, almeno per spogliare la società  dallo scomodo ruolo di censore.

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