La
Federal Energy Regulatory Commission (
FERC) americana ha approvato la richiesta di
Google che fa entrare il gigante della websearch nel
mercato dell'energia.
BigG ora può acquistare e rivendere elettricità ai suoi clienti che ne faranno domanda.
Una portavoce della società aveva precedentemente dichiarato che
Google Energy LLC voleva dalla FERC solo l'autorità per "contenere e gestire il
costo dell'energia per Google". Nel verbale di assenso dell'ente americano viene anche sottolineato che Google non controlla alcuna infrastruttura che genera elettricità e che quindi il suo ruolo sarà di
rivenditore.
BigG ha dichiarato che questa nuova mossa è volta solo a
fornire elettricità alle strutture della società e per
accumulare riserve in caso di situazioni di emergenza. Le grandi aziende, infatti, non sono nuove a questo tipo di richieste e la FERC ha già permesso ad altri gruppi di gestirsi la propria elettricità : sono circa
1500 le società che hanno questo tipo di potere speciale, inclusi colossi come
Alcoa e
Wallmart.
Le infrastrutture informatiche e di telecomunicazioni, come quelle di Google, consumano circa
120 miliardi di kilowatt ora di elettricità all'anno - il 3% di tutto il consumo Usa. Si prevede inoltre che la rapida crescita dei
data center ne aumenterà anche il fabbisogno energetico: per stare al passo con la domanda gli Usa dovranno costruire
due centrali elettriche di grandi dimensioni all'anno.
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