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Più intelligenti grazie ad internet?

Un recente studio americano ha evidenziato come l'utilizzo del web consenta agli utenti di sviluppare maggiori capacità  intellettive.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 23/02/2010

"Basta stare su internet, piuttosto leggiti un buon libro": quante volte si sente ripetere questa frase, magari pronunciata da mamme preoccupate per il numero di ore che i loro figli trascorrono dinanzi allo schermo del Pc.
Un recente studio americano fornisce ora un'adeguata risposta a questa critica, ossia giustifica gli internet-dipendenti, mettendo in luce gli effetti positivi del web sul cervello umano.
L'indagine, condotta dall' "Imagining the Internet Center" della Elon University nel Nord Carolina e dal "Pew Internet and American Life Project", ha interessato 895 utenti.
Più di tre quarti degli esperti hanno espresso considerazioni a favore dell'utilizzo del web, sottolineando come internet sia in grado di incrementare le capacità  intellettive degli utenti per 10 anni. Inoltre, due esperti su tre hanno sottolineato come, entro il 2020, la rete sarà  in grado di migliorare la capacità  di leggere e scrivere degli utenti.
L'intelligenza umana, quindi, troverebbe giovamento dagli input e dagli stimoli creati da internet. Al contrario, il 21% degli esperti coinvolti nella ricerca si è dimostrata critica dinanzi all'impatto di Google, Wikipedia e altri portali sul cervello umano.
A parlare degli effetti negativi del web sull'intelligenza umana era stato nel 2008 Nicholas Carr, un giornalista, che in un articolo dal titolo "Google ci sta rendendo stupidi?", mostrava la propria preoccupazione su quelli che erano, a suo dire, gli effetti del web: diminuire la capacità  degli utenti di concentrarsi e di riflettere attentamente.
Un dubbio? Una perplessità ? Una data che ci sfugge? Un clic sui motori di ricerca e in un attimo si può ottenere la risposta desiderata: questo meccanismo disabituerebbe il popolo del web a utilizzare le proprie conoscenze e a utilizzare le nozioni possedute, secondo Carr, anch'egli partecipante alla ricerca e del medesimo parere rispetto a quando scrisse l'articolo.
Di un parere discordante Craig Newmark, fondatore di Craigslist, che ha difeso l'utilizzo di Google, giudicandolo un semplice aiuto alla mente umana, non un suo sostituto.
Chi avrà  ragione? Quali saranno i veri effetti della navigazione online sulle nostre capacità  e sulla nostra intelligenza?
In attesa di una risposta certa, se mai arriverà , è forse il caso di utilizzare al meglio le infinite risorse del web, ma senza rinunciare al piacere di un buon libro.

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