Entro la fine del 2010 saranno
3 milioni gli
utenti italiani che vedranno risolto il problema del
digital divide.
Ad affermarlo, il Vice Ministro dello Sviluppo Economico,
Paolo Romani, il quale, durante una conferenza stampa, ha esposto i piani del
Governo in merito alla questione.
Secondo quanto dichiarato dal ministro "scenderanno da 7,8 a 4,8 milioni gli italiani ancora non raggiunti dalla
banda larga. Il problema è già chiuso per un milione di utenti ed entro il 2010 raggiungeremo altri 2 milioni di persone".
Una diminuzione, quindi, di rilievo, quella presentata, almeno sulla carta, da Romani.
Il Vice Ministro ha messo in rilievo le implicazioni connesse al superamento del
digital divide nelle aree in cui è presente: "Quello che più è significativo è che nelle aree raggiunte, il 40% dei soggetti ha chiesto il collegamento a
internet. Questo significa che le aree a fallimento di mercato diventano a tutti gli effetti aree di mercato. Questo ci fa ben sperare per lo sviluppo delle reti di nuova generazione, significa che nel nostro Paese l'innovazione incontra il consenso di cittadini e aziende".
Romani ha anche voluto affrontare la
questione economica legata allo sviluppo della banda larga. Per quel che concerne i fondi mancanti, congelati in concomitanza alla crisi economica, il ministro ha spiegato: "i soldi ci sono, sono stati messi da parte, manca solo la delibera del Cipe".
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