Le polemiche intorno a
Street View non si placano. Dopo le critiche (e le denunce) ricevute dal servizio di
Google in molte nazioni (ricordiamo in particolare le vicende di
Svizzera, Germania, Canada e Regno Unito), ora è l'
Unione Europea a scendere in campo per richiedere una maggiore tutela della
privacy dei cittadini. E lo fa mediante una lettera inviata dal
gruppo di lavoro per la protezione dei dati personali, composto dai garanti della privacy degli Stati membri, a
Peter Fleischer, global counsel della società di Mountain View.
Nella lettera, le autorità europee richiedono in particolare il
dimezzamento del tempo di conservazione delle immagini all'interno del servizio: invece che per un anno, gli scatti dovrebbero essere mantenuti solamente per sei mesi.
In tal modo, si legge nella comunicazione, si otterrebbe "il giusto bilanciamento tra protezione della privacy e capacità di eliminare i falsi positivi".
Anche
Viviane Reding, attuale Commissario alla Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza dell'UE, si è detta particolarmente interessata alla questione della riservatezza, assicurando la sua vigilanza sul tema.
"In Europa abbiamo alti standard per la protezione dei dati – ha affermato in una nota - Mi aspetto che tutte le compagnie agiscano seguendo le regole del gioco".
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