Negli scorsi giorni, la
Commissione Europea ha aperto un'indagine preliminare per comportamento anticoncorrenziale nei confronti di
Google.
Il provvedimento è scaturito in particolare dalle lamentele di tre distinte società :
Foundem, ejustice.fr e Ciao. Si tratta di aziende apparentemente minori ed autonome, ma in realtà due di esse (Foundem e Ciao) sono strettamente legate a
Microsoft.
E proprio da questo particolare è partita l'invettiva dei dirigenti di Google nei confronti di Redmond, accusato di essere il vero promotore e "suggeritore" dell'indagine Antitrust.
La notizia arriva dalle pagine del Wall Street Journal:
Adam Kovacevich, portavoce del colosso di Mountain View, ha infatti affermato che "è chiaro che i nostri maggiori competitor stanno esaminando attentamente i tribunali in giro per il mondo alla ricerca di accuse contro Google da cavalcare".
Un'accusa poco velata, quindi, alla quale Microsoft ha risposto con uguale fermezza. In un post pubblicato sul blog ufficiale
Microsoft on the issues, la società di Redmond respinge le accuse negando di essere coinvolto nelle denunce, ma allo stesso tempo invita Google ad affrontare le proprie responsabilità . Come dire, non importa da dove venga la denuncia, ora affrontatela.
La società si dice inoltre molto preoccupata dalle attività commerciali di Google, che tendono ad ostacolare gli inserzionisti e gli editori e rendono più difficile per Microsoft acquisire traffico di ricerca.
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