Gli
Stati Uniti bacchettano l'Italia sul
"caso Google".
La sentenza del
Tribunale di Milano, che ha giudicato tre dirigenti Google colpevoli di non aver impedito la pubblicazione su
YouTube di un video in cui un ragazzo down veniva picchiato da alcuni coetanei, ha suscitato molto scalpore oltreoceano, richiamando in particolare l'attenzione del
Dipartimento di Stato.
"à‰ deprimente, per non dire altro, che le autorità italiane abbiano cercato di imporre ai rappresentanti di una società privata una censura preventiva dei contenuti", ha dichiarato
Michael Posner, assistente segretario di Stato per la democrazia, i diritti umani e il lavoro. Il suo intervento è avvenuto in occasione di un'audizione al Senato riguardante le leggi che regolano la
libertà su internet.
Il filmato incriminato, rimasto online per circa due mesi, mostrava le sevizie di un gruppo di studenti di un istituto tecnico di Torino ai danni di un loro coetaneo autistico.
Il comportamento del team Google, che ha provveduto tempestivamente a
rimuovere il video dopo la segnalazione della Polizia Giudiziaria, è stato definito da Posner ineccepibile: "quando sono stati informati del contenuto, hanno agito in modo appropriato e malgrado questo sono finiti nel mirino del governo".
Gli occhi degli Stati Uniti rimangono quindi puntati sulla vicenda italiana, e allarmati per le potenziali implicazioni della decisione del Tribunale: "siamo chiaramente
preoccupati per le conseguenze che questa sentenza potrebbe avere a livello globale" ha affermato Posner.
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