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Mediaset e
Rai in allarme": queste le parole utilizzate da
Milano Finanza nell'articolo che solleva un polverone sull'organizzazione del
digitale terrestre.
Secondo quanto riportato, la
Commissione europea sarebbe in procinto di dare a Sky il via libera per operare già dal 2010 sulla piattaforma.
Ciò desterebbe preoccupazione nelle dirette concorrenti di Sky, Rai e Mediaset, certe di poter fare affidamento su precedenti disposizioni che riguardavano
Sky e il
digitale.
Nel 2002, infatti, il
colosso di Murdoch, ottenendo il permesso di operare come
monopolista sulla
piattaforma satellitare, si impegnò a rispettare il veto imposto da Bruxelles, che le impediva di operare sul digitale fino al 2012.
Un impegno che Sky vorrebbe gli fosse esentato: nei giorni scorsi il commissario alla Concorrenza,
Joaquin Almunia, ha informato formalmente le autorità italiane sulla notifica da parte di
News Corp "di una formale richiesta di revisione degli impegni".
La motivazione sarebbe legata al "cambiamento quantitativo del
mercato televisivo italiano": secondo quanto messo in luce da Sky, nonostante il colosso detenga il 98% della piattaforma satellitare, dovrebbe essere superato il
veto sul digitale terrestre.
A questo punto la
Direzione generale concorrenza dell'Ue, guidata da
Alexander Italianer, che avrebbe avviato qualche giorno fa una procedura di
interservice consultation con tutti gli altri membri del governo europeo, si sarebbe riunita così da valutare la richiesta.
Non avrà luogo nessuna
consultazione pubblica con le parti interessate: gli uomini di Almunia hanno informato l'Italia dell'intenzione di valutare autonomamente la richieesta di Sky.
Rai e Mediaset attendono.
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