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"Action for women", il popolo di YouTube elegge il clip vincitore

Su YouTube si è concluso il concorso "Action for women", che premiava i migliori video che narravano la violenza sulle donne: i clip finalisti sono stati votati dagli utenti del portale.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 06/03/2010

Si è concluso il concorso "Action for women", completamente incentrato sulla sensibilizzazione al grave problema della violenza sulle donne.
Lanciato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, l'iniziativa era rivolta ad aspiranti registi, chiamati a realizzare un filmato inedito di massimo 5 minuti, dedicato alla questione sociale della violenza contro le donne. I corti inviati sono stati 516, 340 dei quali hanno partecipato alla competizione.
L'iniziativa è stata promossa dal Consiglio d'Europa, da YouTube, Cinecittà  Luce e Csc Production; il feedback degli utenti è stato notevole: oltre 6 milioni di visite sulle pagine di YouTube che presentavano le opere dei 10 finalisti, selezionati da politici, critici e registi, tra cui Giuseppe Tornatore e Francesca Comencini.
La giuria popolare di YouTube ha messo sul podio tre lavori, diversi per l'oggetto, la trama e le modalità  di presentazione del tema. La violenza sulle donne è stata interpretata da diverse angolature, mettendo sotto i riflettori i sentimenti delle vittime o il contesto in cui i gravi gesti di violenza prendono forma.
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Al terzo posto si è classificato "Sounds of life": una testimonianza in cui un susseguirsi di riprese mostrano una bambina piangente e tremante che attende il suo aguzzino; il clip racconta la sofferenza della giovane vittima dinanzi all'ennesima violenza.
Al secondo posto si è classificato "Madre": un'opera di grafica che punta i riflettori sulle vicende di Taraneh Moussavi, arrestata durante le proteste popolari a Teheran; il clip, nonostante sia basato su disegno animati è in grado di trasmettere l'angoscia e il dolore della vittima.
Al primo posto si è piazzato "Il mio primo schiaffo": un filmato che parte da un'immagine di una bambina, schiaffeggiata da un coetaneo, e prosegue con le percosse su una donna adulta, che si comprende in seguito sia la madre; il clip racconta le ferite morali che restano nell'anima di chi subisce violenza.

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