Secondo un articolo pubblicato su
la Repubblica-Palermo, negli anni si sarebbero sempre più evoluti i
sistemi di comunicazione dei boss mafiosi. In particolare, un broker mafioso, arrestato in un blitz di polizia ed Fbi, avrebbe portato avanti la sua attività illecita servendosi di
Skype.
Per superare i controlli delle forze dell'ordine e non essere
intercettato, il broker aveva scelto di utilizzare Skype per entrare in comunicazione con i suoi
interlocutori.
Proprio attraverso il web, però, il broker è stato colto nelle mani nel sacco: come riporta il quotidiano "Gli investigatori della squadra mobile hanno ascoltato il broker che dava consigli ai mafiosi di Palermo, su download, account e banda larga. E poi rinviava per gli "altri discorsi" sulla Rete.".
Anche Skype, quindi, ha permesso di cogliere in flagrante l'uomo: una cattiva pubblicità per il re del
VoIP, visto che un boss mafioso ha utilizzato le
telefonate via web per collegarsi agli altri membri del clan.
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