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Poste Italiane ha ospitato il summit della European Electronic Crime Task Force

Lo scorso 17 marzo, nella sede di Poste Italiane, svariati esperti internazionali hanno fatto il punto sulla sicurezza del business su internet: è il primo passo compito dalla European Electronic Crime Task Force, organismo formato da Poste Italiane, Polizia di Stato e United States Secret Service.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 19/03/2010

Un summit al più alto livello tra manager ed esperti di Cyber Security per fare il punto sull'agenda nazionale e internazionale per il contrasto al crimine informatico.
La European Electronic Crime Task Force (Eectf), l'organismo di esperti costituito il 30 giugno 2009 a Roma tra Poste Italiane, Polizia di Stato e United States Secret Service con il compito di contrastare il Cyber Crime, ha aperto ufficialmente il suo programma di lavori anche ad altri settori del business elettronico e delle indagini sul piano internazionale.

L'incontro si è tenuto il 17 marzo nella sede centrale di Poste Italiane, si è aperto con i saluti di Massimo Sarmi, Ad di Poste Italiane, Robert Gombar, Special Agent dell' US Secret Service e Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Partendo dall'esame di casi reali degli ultimi mesi, i partecipanti hanno messo al centro del dibattito temi come la criminologia virtuale, il phishing, la rete di intrusione e l'analisi delle apparecchiature di rete nei sistemi di frode informatica, con lo scopo di studiare e contrastare attività  illegali sulla rete internet.
"Tutte le persone che usano Internet devono poterlo fare in assoluta sicurezza - afferma l'Ad di Poste Italiane, Massimo Sarmi - La Cyber Security è oggi una priorità  sociale ed economica, ed è al centro di tutte le agende governative. Con l'apertura dei lavori della Task Force ad altri soggetti nazionali ed internazionali, potremo mettere a fattor comune i risultati della nostra capacità  di contrasto delle frodi on line, oltre che di tutte quelle soluzioni innovative nel campo della comunicazione elettronica e della Cyber Security. La nascita della European Electronic Crime Task Force - aggiunge Sarmi - crea dunque in Europa il primo spazio di condivisone di informazioni e competenze tra tutti gli attori coinvolti a contrastare il Cyber Crime: istituzioni, forze di polizia, operatori privati, università  e cittadini".
"Questa Electronic Crimes Task Force europea - spiega lo Special Agent Robert Gombar - rappresenta, per il Secret Service, la prima partecipazione internazionale con il modello statunitense. Il nostro approccio determinato, proattivo e collaborativo di combinare risorse con partners rappresentanti di forze dell'ordine internazionali, federali e statali, il settore privato e il mondo accademico ha dimostrato di essere uno strumento molto efficace nella lotta contro le organizzazioni criminali informatiche transnazionali, che hanno come obiettivo le infrastrutture finanziarie e critiche".
"La progressiva diffusione delle comunicazioni via internet - osserva Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio di Polizia postale e delle comunicazioni - ha messo in evidenza i punti di debolezza della rete e la necessità  di adeguare costantemente la capacità  di risposta tecnologica per la sicurezza e la prevenzione contro la criminalità  informatica. La costituzione della Task Force europea offre l'opportunità  a tutte i partner istituzionali e alle imprese impegnate nella lotta al cyber crime di lavorare a stretto contatto per migliorare le conoscenze, elevare il grado di vigilanza sulla rete e diffondere a beneficio di tutti i risultati di questa continuo lavoro di approfondimento".
Le attività  della European Electronic Crime Task Force hanno il supporto scientifico dei migliori esperti mondiali nelle diverse aree disciplinari legate alla Cyber Security, provenienti dalle istituzioni, dal mondo accademico e da altre organizzazioni private.
Poste Italiane sta promuovendo iniziative di collaborazione internazionale per creare una vasta rete di cooperazione sul tema della Cyber Security per la prevenzione delle minacce informatiche e la sicurezza delle comunicazioni digitali. Il 6 ottobre 2009 Poste Italiane ha siglato a Ginevra un memorandum di intesa con Impact (International multirateral partnership against cyber threats), la prima organizzazione mondiale a partecipazione pubblico-privata a costruire una "community" tra compagnie specializzate nel settore Ict e istituzioni per garantire la sicurezza globale delle comunicazioni informatiche. L'11 dicembre dello scorso anno, l'azienda ha firmato un memorandum d'intesa con l'Upu, l'Unione postale internazionale (Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per i servizi postali e di comunicazione), per la protezione di ".post", il dominio internet di primo piano riservato al settore postale mondiale.
Il Direttore Tutela aziendale di Poste Italiane, Stefano Grassi, ha presieduto la giornata di confronto ed ha illustrato missione, scopi e organizzazione dell'Eectf. Successivamente, Jeremy Ehrhardt, Special Agent della divisione investigativa criminale dello Us Secret Service di Washington, ha ripercorso un case study del 2009 su un accesso abusivo a sistemi informatici di un importante leader nel settore dei pagamenti con carta di credito. Stefano Zireddu, Direttore Sezione Investigazioni Crimini Economici e Finanziari on line - Polizia Postale e delle Comunicazioni, si è invece soffermato su alcune indagini di phishing, che hanno avuto un profilo internazionale. A Gerardo Costabile e Raffaele Panico, rispettivamente responsabili della Sicurezza Logica e del Fraud Management di Poste Italiane, è stato affidato il compito di mostrare alcune tecniche innovative di prevenzione frodi informatiche - uniche nel loro genere - nel settore dell'home banking. L'ultima sessione di lavori è stata infine dedicata alla fase di confronto e di scambio di informazioni e di esperienze tra gli esperti e i componenti della Task force.


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