"Una trincea di lotta" contro "i valori del capitalismo": non quindi, un pericolo per i cittadini e lo Stato.
E' con questi termini che
Hugo Chavez parla di
internet, mettendo in luce il suo apprezzamento per le potenzialità della rete e sottolineando come egli non voglia assolutamente censurare il libero diffondersi delle idee sul
web.
Qualche settimana fa erano state attribuite al presidente venezuelano frasi che lasciavano presagire un'
azione censoria del governo: Chavez ha spiegato ora come le sue uniche perplessità siano collegate alle
notizie in grado di disturbare l'ordine pubblico, notizie che circolano talvolta in rete, raggiungendo un gran numero di utenti.
Il leader si riferisce a quanto avvenuto in merito a
Diosdado Cabello, ministro e stretto alleato del presidente, che un portale venezuelano aveva scritto, erroneamente, fosse stato assassinato: secondo Chavez tali notizie false "sono di fatto un colpo di Stato".
Le ultime dichiarazioni, quindi, pur facendo ancora riferimento alla vicenda di Cabello, mostrano un Chavez che non attacca la
rete ma, addirittura, intende scendervi in campo direttamente.
Il presidente ha infatti annunciato l'intenzione di aprire un
blog ufficiale, che a suo avviso sarà una sorta "di trincea: da lì potrò comunicare anche con quei nemici che mi aggrediranno, e anche io gli aggredirò: la battaglia è battaglia": ha spiegato.
Sarà forse una risposta al controverso blog "
El Chigà¼ire Bipolar", ideato da Oswaldo Graziani, Alvaro Mora e Juan Andrès Ravell, tre giovani venezuelani che, ogni giorno, prendono in giro Chavez e gli altri capi di Stato sudamericani, un portale che sta acquisendo sempre maggiore popolarità ?
Forse il presidente venezuelano intende rispondere alle provocazioni non con un colpo di spugna dato dalla censura, ma scrivendo sulla tastiera del proprio Pc.
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