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La Guardia di Finanza oscura sei siti di aste al ribasso

Le aste online al ribasso sono un fenomeno sempre più diffuso in rete. Di pari passo, però, crescono anche i tentativi di truffa connessi a queste paratiche. L'ultima indagine della Guardia di Finanza ha portato all'oscuramento di sei siti web sprovvisti di autorizzazione o che si dedicavano a vere e proprie truffe nei confronti degli utenti.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 25/03/2010

La Guardia di Finanza ha recentemente effettuato un'azione, denominata "Knocked Down", volta a contrastare le truffe su  internet. In particolare, l'indagine ha riguardato i siti web dediti alle aste al ribasso: il meccanismo, sempre più diffuso, permette di vincere auto, dispositivi hi-tech o altro, semplicemente offrendo la somma più bassa possibile e risultando, alla fine dell'asta, gli unici partecipanti ad aver proposto tale dato importo. 
Coinvolti alcuni dei siti più popolari del settore, tra cui Youbid, Bidplaza, Bidme e Bidforfree.
Il
guadagno per chi gestisce tali siti è nella "commissione" sulla singola puntata, normalmente due Euro. I controlli hanno riguardato Milano, Arezzo, Varese, Cagliari, Prato, Lecco e Firenze. Le infrazioni rilevate hanno portato all'oscuramento di sei siti dediti alle aste online.
In alcuni casi l'accusa è stata di effettuare l'attività  senza le dovute autorizzazioni, ma in altri il reato ipotizzato è proprio di
truffa: alcuni ignari utenti vincevano le aste ma il premio non veniva mai recapitato.
Nell'attesa di controlli più approfonditi, si tratta di un bel colpo nei confronti degli svariati delinquenti che popolano, purtroppo, anche il web.


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