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Kaspersky Lab, ecco come limitare le vulnerabilità  umane nella sicurezza IT

David Emm, Senior Regional Researcher del Team Global Research & Analysis di Kasperky, ha pubblicato un interessante articolo sulle vulnerabilità  umane nell'IT. Ecco le conclusioni dell'esperto.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 29/03/2010

Kaspersky Lab, annuncia la pubblicazione di un articolo di David Emm, Senior Regional Researcher, del Team Global Research & Analysis, intitolato "le migliori patch per le vulnerabilità  umane". L'articolo si concentra sull'influenza del fattore umano in relazione al problema della sicurezza informatica.
L'autore analizza i metodi con cui i criminali informatici sfruttano le vulnerabilità  nella psiche umana per diffondere i loro programmi e raccogliere dati personali. Secondo l'articolo, non sorprende che i criminali informatici prendano sempre più di mira i siti di social networking come Facebook, MySpace, LinkedIn, Twitter ed altri, a causa del numero sempre crescente di persone che li utilizzano.
L'articolo inoltre mostra chiaramente che gli esseri umani sono in genere l'anello debole in qualsiasi sistema di sicurezza e che l'educazione degli utenti in materia di tecniche di sicurezza per i computer dovrebbe essere una parte fondamentale di ogni strategia di difesa informatica efficace. Nessuna politica di sicurezza aziendale può essere considerata efficace se non riesce a controllare il fattore umano. Oltre ad assicurare risorse digitali, i professionisti IT necessitano di trovare nuovi metodi efficaci per "istruire" le risorse umane.
"Una strategia di sicurezza ha di gran lunga maggiori probabilità  di essere efficace se il personale la comprende e la supporta. E' inoltre importante percepire le informazioni sulla sicurezza e la formazione come una semplice questione IT. Piuttosto dovrebbero essere viste in un contesto globale di gestione di risorse umane. Ai dipendenti bisognerebbe spiegare, in un linguaggio semplice e diretto, la natura della minacce informatiche. Essi hanno bisogno di capire che le misure di sicurezza impartite dall'azienda li riguardano direttamente e influiscono nello svolgimento dei loro compiti. Inoltre questo approccio, garantisce che il personale - che sempre più spesso lavora da casa - non esponga l'azienda a rischi inutili ", afferma Emm.
La versione completa dell'articolo è disponibile a questo
link.

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