L'ultima versione del controverso strumento social di Google pone rimedio ai possibili problemi in materia di privacy. Rimossa la funzionalità di "auto-following" e aggiunta una nuova pagina di conferma: l'utente ora saprà esattamente con chi le informazioni verranno condivise.
Dopo le polemiche sollevate da Google Buzz, BigG si era attivata per risolvere gli innumerevoli interrogativi in materia di privacy, interrogativi che avevano "avvelenato" il lancio del primo tool sociale da Mountain View. L'accusa più grave era quella di rendere pubbliche alcune informazioni che pubbliche non erano. Le varie modifiche della privacy erano state implementate velocemente, ma ormai la frittata era fatta e Buzz ne ha sofferto non poco. Google non ha potuto esimersi dal prendersi la responsabilità del fatto, dichiarando la propria "colpevolezza" e impegnandosi a rimediare in fretta. L'ultima novità in questo senso riguarda il cosiddetto meccanismo di "auto-following": prima Google inviava automaticamente gli utenti più contattati nelle caselle email dei vari followers. Ora l'elenco verrà solo suggerito e gli utilizzatori saranno avvertiti, richiedendo anche una conferma di aver compreso i termini di utilizzo di Buzz. Ai netizen già iscritti apparirà una schermata che riassume le impostazioni della privacy e permetterà ulteriori modifiche.Con questa mossa Google intende mettere a tacere le numerose polemiche e, finalmente, entrare nel redditizio mondo dei social network. Per arrivare a questo traguardo, inoltre, Google ha appena divulgato un video appositamente creato per i teenager: nel filmato sono elencate tutte le precauzioni che i giovani utenti devono adottare per utilizzare Buzz in sicurezza. Insomma, per il nuovo strumento, Google non vuole lasciare niente di intentato. Per ora, però, il tentativo è finito in un...buzz.
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