Il
decreto Bondi continua a far discutere: la normativa sull'
Equocompenso, che ha scatenato polemiche fin dall'inizio, è stata oggetto di una mobilitazione ufficiale.
Alcune società dell'
Information Technology e associazioni che operano a difesa dei diritti dei
consumatori si sono rivolte ai
Giudici amministrativi per chiedere di esprimere una valutazione sulla legittimità del decreto Bondi.
L'Istituto per le
Politiche dell'Innovazione ha di conseguenza chiesto la sospensione della legge fino a quando i giudici amministrativi prenderanno una decisione.
La contestata
normativa prevede il ricalcolo dei tributi dovuti all'industria audiovisiva in caso di copia privata di materiali soggetti a
copyright, in ottemperanza della legge sul
diritto d'autore. Il decreto ha aumentato i compensi dovuti e li ha estesi anche a tutti i
supporti di memoria: chiavette Usb, memorie esterne e hard disk, ad esempio.
I cittadini, di conseguenza, si sono trovati dinanzi a prezzi più salati per i
supporti digitali e, per risposta, le associazioni che tutelano i diritti dei consumatori sono scese in campo per protestare e mobilitare l'
opinione pubblica.
L'associazione
Altroconsumo aveva segnalato nel mese di aprile la questione all'UE, accusando il decreto Bondi di provocare un abuso di
posizione dominante e di essere il frutto di
accordi di privilegio.
Non resta che attendere il parere dei Giudici amministrativi sulla normativa.
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