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Le mamme di oggi non leggono i diari, spiano Facebook

Denise New, una madre statunitense, è stata denunciata dal figlio sedicenne per essersi introdotta di nascosto nell'account di Facebook del ragazzo, che si è rivolto alle autorità  per tutelare la propria privacy.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 12/04/2010

Cyberbullismo, pedopornografia online, violenza, perversione sessuale in chat: sono questi alcuni dei rischi legati alla navigazione in internet, rischi di cui sono consapevoli i genitori, che vedono nel web spesso una minaccia per i loro figli.
Quale soluzione ai dubbi se non approfondire proprio la fruizione che i figli hanno della rete? Deve essere stato questo il pensiero nella mente di Denise New, madre di un giovane adolescente, decisa a investigare sulla vita privata di suo figlio.
Quale miglior trucco se non entrare nel suo profilo di Facebook, così da leggere i messaggi privati e analizzare con la lente d'ingrandimento ogni frase, ogni post e ogni commento, senza i possibili filtri di visualizzazione per la privacy selezionati dal ragazzo?
Questo è quanto è accaduto ad una madre di Arkadelphia, una cittadina dell'Arkansas, "intrufolatasi" di nascosto nell'account del figlio sedicenne: forse intimorita da un suo cambio di atteggiamento in casa o semplicemente eccessivamente ansiosa, la donna ha scelto la strada del "furto d'identità " virtuale, piuttosto che il dialogo, per parlare con il giovane e comprendere cosa lo turbasse.
Un tempo gli adolescenti scrivevano sul diario segreto i propri turbamenti e le proprie esperienze, ma il tempo passa e internet ha preso il posto di carta e penna: i social network, soprattutto, rappresentano il luogo virtuale nel quale si accumulano le confessioni e le avventure quotidiane dei ragazzi.
Ciò che Denise New non poteva immaginare è che sarebbe andata incontro ad una denuncia: suo figlio, infatti, si è rivolto all'autorità  giudiziaria, denunciando la madre per aver violato la sua privacy.
La donna, ingorda di notizie sul figlio, non si sarebbe limitata a spiare i contenuti del profilo, ma avrebbe modificato la password per il login e alterato anche il messaggio di stato: azioni che non sono di certo sfuggite al ragazzo, che, accortosi dell'accaduto, ha deciso di denunciare la madre.
Per la sentenza occorrerà  attendere il prossimo 12 maggio, ironia della sorte, pochi giorni dopo la Festa della Mamma: che regalo sceglierà  di farà  il giovane figlio di Denise New? Ritirerà  la denuncia?
O la sentenza stabilirà  un precedente penale negli Stati Uniti?

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