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Premio Pulitzer, i premi arrivano anche al non profit online

Per la prima volta il Premio Pulitzer è stato assegnato ad una testata online: ProPublica, associazione non profit che finanzia inchieste giornalistiche di interesse pubblico.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 13/04/2010

Il giornalismo online avanza e arriva al punto di entrare nell'elenco dei premiati al Pulitzer di quest'anno: la testata online ProPublica ha infatti ricevuto il riconoscimento per il giornalismo investigativo, solitamente riservato alla carta stampata, ma questa volta assegnato ad un giornale online.
Oltre a destare sorpresa il fatto che sia stata premiata una testata sul web, attira ancora maggiormente l'attenzione degli esperti il fatto che ProPublica sia un'associazione non profit.
Il mondo social e il giornalismo online si uniscono e, stando al giudizio degli osservatori del Premio, producono un risultato di alto livello.
A ottenere il favore dei giudici, un'inchiesta realizzata dalla reporter Sheri Fink, in collaborazione con il magazine del New York Times, incentrata sul lavoro dei medici di un ospedale di New Orleans, isolato dall'alluvione provocata dal terribile uragano Katrina. La realtà  di New Orleans dopo l'uragano: un argomento importante e interessante, distintosi rispetto alle altre inchieste giornalistiche.
ProPublica incentra tutto il lavoro sul giornalismo d'inchiesta, mettendone in luce "l'utilità  pubblica": si tratta di un'organizzazione senza scopo di lucro che si pone l'obiettivo di finanziare le inchieste di 32 reporter. Una volta terminati, i loro lavori sono pubblicati sul sito della testata non profit e offerti gratuitamente ad altre testate giornalistiche: questo è quanto è avvenuto per l'inchiesta su New Orleans.

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Fra gli altri premi Pulitzer assegnati abbiamo: il Bristol Herald Courier, un quotidiano di piccola tiratura della Virginia, a cui è stato assegnato il premio nel settore dell'impegno civico, per la copertura dei mancati pagamenti di diverse industrie del settore energetico per l'esplorazione di terreni in mano a privati.
Il New York Times ha ottenuto due riconoscimenti: al giornalista Michael Moss è stato assegnato il premio per la miglior serie illustrativa, grazie alla sua inchiesta sui pericoli della carne contaminata; Matt Richtel, un suo collega, ha ottenuto il premio tra gli articoli su temi nazionali per aver messo sotto i riflettori la questione del pericolo per gli automobilisti di usare i telefonini mentre sono alla guida.
Il Washington Post ha portato in redazione quattro premi: la giornalista Kathleen Parker è stata premiata per gli editoriali su temi di cronaca politica; Antony Shadid nella categoria degli esteri per l'informazione sulle conseguenze della guerra in Iraq; Sarah Kaufman, per la critica, grazie ai suoi articoli sulla danza e infine Gene Weingarten ha vinto un premio per una cover story sui genitori che hanno dimenticato i loro figli in auto sotto il sole, causando in questo modo la loro morte.
Lo staff del quotidiano The Seattle Times ha vinto nella categoria breaking news per le notizie riportate sull'uccisione di quattro poliziotti in un bar di Seattle.
Gli altri premi Pulitzer assegnati sono stati: per la categoria Local Reporting ha vinto Raquel Rutledge del Milwaukee Journal Sentinel; per la categoria Editorial Writing si sono aggiudicati il premio Tod Robberson, Colleen McCain Nelson e William McKenzie del The Dallas Morning News; per Editorial Cartooning ha vinto Mark Fiore; per la categoria Breaking News Photography ha vinto Mary Chind del The Des Moines Register e infine per la Feature Photography ha vinto il premio Craig F. Walker del The Denver Post.

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