Poca trasparenza nel cambio operatore e assistenza inadeguata. Per questi motivi l'Agcom ha multato svariati operatori di telefonia italiani.
I provvedimenti decisi nell'ultima riunione di consiglio dell'autorità ammontano a un totale di 290mila Euro e riguardano Telecom Italia, Wind, Fastweb, Tiscali Italia e Opitel-Tele2: le società sono state multate perchè i rispettivi operatori di call-center non dichiaravano le proprie generalità e non fornivano ai clienti i numeri di pratica che li riguardavano. Il fatto è una palese violazione della norma vigente, che stabilisce proprio il diritto degli utenti di conoscere numero di pratica e nome dell'operatore che lo assiste. H3G, invece, ha ricevuto una sanzione di 58mila Euro perchè non forniva assistenza gratuita ma a pagamento, con un costo di 0,33 Euro. Altre multe sono state inflitte per diverse pratiche scorrette degli operatori: in particolare per la mancata interruzione del processo di portabilità , nonostante la legge preveda il diritto di recesso con i dovuti termini e modalità . In particolare questo è stato il caso di BT Italia e Wind. Rispettivamente i due carrier hanno ricevuto 232mila e 58mila Euro di multa. Ancora, Wind ha ricevuto ulteriori 58mila Euro di multa per "passaggio ad un altro operatore in assenza della preventiva acquisizione del consenso del titolare della linea". Visitel e
Unidata hanno ricevuto sanzioni di pari valore per non aver pubblicato sui siti di riferimento le tariffe contrattuali, omettendo la comunicazione agli utenti dell'indirizzo internet stesso. Noatel, infine, è stata multata per 120mila Euro per aver fornito servizi a sovrapprezzo, utilizzando numerazioni diverse da quelle decise dal Piano di numerazione. Oltre alle sanzioni, l'Agcom ha anche proposto le nuove tariffe triennali di unbundling, per il 2010, il 2011 e il 2012: l'autorità ha deciso per 8,70, 9,26 e 9,67 Euro al mese nei tre anni di riferimento. Le nuove tariffe alzano il canone a cui Telecom concede le proprie strutture alle altre compagnie telefoniche. Ad oggi, infatti, la somma è pari a 8,49 Euro. I nuovi prezzi entreranno in vigore, previa valutazione dei concorrenti, dal 1 maggio prossimo.
L'innalzamento del canone, però, dipenderà anche altri due fattori che l'Agcom verificherà preventivamente: il miglioramento della rete in rame di Telecom e l'avvicinamento allo standard di rete di nuova generazione (Ngn), per colmare il divario con i concorrenti europei.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.