Telecom Italia ha incontrato ieri i sindacati per presentare il proprio
Piano Industriale.
L'incontro ha avuto al centro in particolare gli impatti sugli organici previsti per il periodo 2010-2012: nei prossimi tre anni il Gruppo Telecom Italia avrà
6.822 esuberi, 2.300 dei quali già previsti e 4.522 aggiuntivi rispetto ai precedenti piani di riduzione dei costi.
La motivazione esplicitata dal gruppo è che "si cumulano, in Telecom Italia Spa, le necessità di efficientamento residue già previste in piani precedenti (…) e ulteriori efficienze aggiuntive".
La notizia non è stata accolta positivamente dalle organizzazioni sindacali. Tra gli altri
Emilio Miceli, segretario generale della
Slc-Cgil, ha commentato: "gli esuberi hanno l'obiettivo di aumentare il dividendo e ridurre il debito. Se consideriamo il quinquennio 2008-2012 sono 13.000 esuberi complessivi, il
20% dei lavoratori dell'azienda in Italia". Ecco perchà© i sindacati hanno "già deciso di convocare per lunedì 26 aprile il coordinamento nazionale unitario dei lavoratori Telecom per valutare le posizioni aziendali e decidere i comportamenti conseguenti".
Con separato riferimento alla società
SSC, Telecom ha confermato il diretto interesse del Gruppo al mantenimento delle relative attività entro il proprio perimetro in condizioni di ripristino della competitività delle lavorazioni ed in tale quadro il proprio diretto coinvolgimento nella gestione di tale percorso.
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