Dagli anni '90, da quando, prima in sordina e poi con una dilagante abitudine le nostre borse e le nostre tasche sono state riempite da un
accessorio di cui non avremmo più potuto fare a meno, il cellulare, l
l'eterno dubbio che ci portiamo appresso
è se
e
s
s
o
f
a
c
c
i
a
bene o male alla
salute.
Siamo così assuefatti dal suo utilizzo che ci risulta anche difficile ricordare quando i
telefonini non erano ancora diffusi: tempo fa, quando si è diffusa la notizia della decisione di
Agcom di eliminare le
cabine telefoniche, molti hanno ripensato
a quando esse costituivano l'unico mezzo per comunicare quando si era lontani da casa.
Tempi lontani, che i ragazzi di oggi, verosimilmente, hanno difficoltà ad immaginare, per quanto l'uso del cellulare sia diventato oggi, non solo diffuso, ma un vero e proprio caposaldo della
comunicazione.
Per rispondere al dubbio sugli effetti sulla salute delle persone si è spesso fatto riferimento a ricerche, che conducevano a risultati dissimili, sia nell'indicare se esista o meno la correlazione fra l'
utilizzo del telefonini e la
comparsa di malattie, sia sulla presunta gravità di ciò.
E' stato ora lanciato uno
studio che cercherà di rispondere in maniera più approfondita a queste perplessità , basandosi su una ricerca protratta per un lungo arco di tempo. Il nome dello studio è
Cohort study on mobile communications (Cosmos) e sarà portato avanti in cinque paesi europei: i ricercatori del
Cosmos si prefiggono lo scopo di scoprire eventuali rapporti fra l'uso dei cellulari e l'insorgenza di problemi di salute a lungo termine, ad esempio tumori e malattie neurologiche.
Gli organizzatori della ricerca hanno messo in rilievo come esso costituisca lo studio più esteso di questa tipologia, analizzando un campione di 250.000 persone, di un'età compresa fra i 18 e i 69 anni; Gi Stati in cui verrà eseguito lo studio sono: Gran Bretagna, Finlandia, Olanda, Svezia e Danimarca.
Secondo il professor
Paul Elliott, che dirigerà la ricerca all'
Imperial College London, per comprendere appieno i rischi legati ai telefonini è necessario basarsi su analisi e ricerche a lungo termine, perchà© molte
malattie e in particolare diversi
tumori impiegano anni per svilupparsi.
Per questa ragione, il Cosmos si baserà su analisi a lungo termine, anche della durata di 10, 20 o 30 anni. Elliott ha sottolineato come "Per gli utenti attuali e per le generazioni future è una cosa da fare. I ricercatori finora si sono necessariamente focalizzati sull'uso (dei telefonini) a breve termine, meno di 10 anni".
Occorrerà attendere del tempo per avere i primi
risultati, certo, ma, tenendo conto dell'utilizzo massiccio che le persone fanno dei cellulari, sarà valsa la pena attendere, così da avere più certezze sui rischi legati a questi strumenti, ormai indispensabili per tutti noi.
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