Milano, Ascoli e Napoli: queste le città nelle quali agivano i sei
hacker denunciati a Roma.
I
cybercriminali erano riusciti ad avere in mano i numeri di
carta di credito e i
codici di identificazione di diversi ignari clienti di banche: grazie a queste credenziali, uno alla volta, i
conti delle ignari vittime venivano prosciugati e i conti dei delinquenti, di conseguenza, si arricchivano.
I sei hacker sono stati identificati e denunciati per
frode informatica: secondo quanto trapelato, avrebbero un'età compresa fra i 21 e i 65 anni.
A far sì che i
criminali fossero assicurati alla legge ha contribuito la denuncia di un cittadino romano, accortosi di avere il conto prosciugato. La tecnica utilizzata è verosimilmente quella del
phishing, il furto
online dei dati personali degli internauti.
Secondo le stime fatte dai carabinieri della stazione di Roma Viminale, i conti correnti intestati ai cybercriminali avevano avuto
bonifici pari a 23 mila Euro, mentre altri 45 mila Euro sono stati intercettati e le
transazioni sono state bloccate.
Anche questo episodio contribuisce a far riflettere sui rischi per la
sicurezza online: è necessaria la massima attenzione da parte degli utenti nella conservazione dei dati personali, per evitare vicende simili.
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