Lo avevano accusato di voler censurare la rete, poi avevano ritrattato dicendo il contrario: i media hanno riportato versioni contrastanti in merito al presidente venezuelano
Hugo Chavez e al suo rapporto con
internet.
E' recente la notizia che rivela come Chavez abbia deciso di sfruttare il
Web 2.0 per comunicare con i propri cittadini, aprendo un account su
Twitter.
Al di là delle comunicazioni ufficiali, le interviste con i giornalisti e le dichiarazioni varie, il sito di microblogging consentirà al presidente di esprimere in maniera diretta il proprio pensiero, senza interferenze o intermediazioni.
Con il suo accesso al
social network, Chavez intende verosimilmente anche controbattere ai suoi oppositori, che utilizzano Twitter per criticare il suo governo.
L'accesso al sito è stato comunicato dal capo dell'agenzia per le comunicazioni del Venezuela,
Diosdado Cabello, uno dei più stretti collaboratori del presidente e la comunicazione è avvenuta proprio tramite l'account Twitter di Cabello: "Compagni,
@chavezcandanga è stato prenotato, presto avrete i messaggi dal nostro comandante".
Un annuncio seguito immediatamente dall'iscrizione di un gran numero di utenti alla pagina del presidente: fino a ieri i
followers erano arrivati a quota 12.500, questo senza che Chavez abbia ancora iniziato a postare niente sul sito. Inoltre, digitando il nome scelto dal presidente per il proprio
account, risultano numerosi
tweet che contengono un riferimento al nuovo iscritto su Twitter.
Tra l'altro, la
traduzione di "
candanga" sembra significhi, nel lessico venezuelano, essere molto determinato o ribelle, qualcuno che semina zizzania; un nome probabilmente adatto ad un personaggio decisamente poco comune come Chavez.
Infine, una nota buffa, riportata dalla Reuters: "Famoso per i suoi discorsi lunghi ore, Chavez ora affronterà la sfida di raccontarsi con il limite delle 140 battute che Twitter impone.: un bell'esercizio di sintesi, presidente Chavez!
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