Quanti, dopo aver letto il diario di
Anna Frank, hanno sentito il desiderio di visitare i luoghi nei quali si rifugiò la ragazzina perseguitata dai
nazisti, insieme alla sua famiglia?
In quanti hanno immaginato il luogo dove la piccola trascorreva le sue giornate e l'angolo della casa in cui sentì le forti emozioni del diventare adulta, grazia al bacio furtivo dato a Peter, che condivideva il rifugio con lei?
Anche per coloro che non hanno la possibilità di recarsi nella casa sul canale Prinsengracht di
Amsterdam, ora trasformato in un museo, c'è ora la possibilità di fare un tour, grazie a
internet.
Il
museo di Anna Frank ha infatti lanciato online un
tour virtuale delle sue stanze: a 50 anni dall'apertura del museo, capace di accogliere oltre un milione di visitatori all'anno, i luoghi della giovane ragazzina ebrea saranno visibili anche da chi non ha modo di recarsi in Olanda.
Nel tour sono visibili le fotografie sul muro, la stampa del copriletto e la piccola cucina nello spazio ristretto dove si rifugiarono le otto persone, nel tentativo si sfuggire alla
persecuzione nazista.
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