"Taggare" una foto, unire un volto con un nome: questa operazione, da oggi, potrebbe non essere eseguibile solo su
Facebook.
Face.com - società israeliana proprietaria di questa tecnologia - ha deciso di svincolarsi dalla partnership esclusiva con il
social network di Zuckerberg, aprendo anche ad altre collaborazioni.
Sulla homepage del sito ufficiale dell'azienda, infatti, è presente il
link grazie al quale accedere alle
Application Programming Interface (
Api) della piattarfoma.

Face.com ha infatti deciso di aprire anche a
sviluppatori di terze parti:
questa scelta permetterà alle tecnologie di
riconoscimento facciale di essere la base per nuove
applicazioni e
servizi. Gli
internauti potranno incontrare la famosa funzione molto più spesso, durante la navigazione su internet, anche al di fuori di Facebook.

Sul blog della società sono stati forniti esempi dell'impiego della tecnologia:
- Tagger Widget: permette di inserire un'interfaccia per "taggare" foto sui siti web dove sono presenti volti di persone
- CelebrityFindr: filtra le foto di vip e celebrità pubblicate attraverso Twitter
- Poster Yourself: è in grado di inserire la propria immagine o quella o di altre persone in poster celebri o cartoline digitali
La decisione di Face.com di mettere a disposizione le sue Api, però, potrebbe scatenare discussioni sulla
privacy degli utenti: come risponderà a queste critiche la società israeliana?
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