Che l'
Europa - e l'Italia in particolare - fosse arretrata riguardo a
internet era un fatto ben noto. La situazione, però, dev'essere più grave di quel che si pensava, se persino la
Commissione Europea si è scomodata per denunciare lo stato del vecchio continente in
ambito digitale.
Nella classifica delle
aziende web, poi,
nessuna realtà europea figura nei primi dieci nominativi. Colpa della generale arretratezza, dice la Ue:
tutto il nostro ecosistema internet è inadeguato per lo sviluppo economico continentale, dalle infrastrutture, alle tecnologie e ai modelli di sviluppo. Rinnovato, quindi, l'
allarme relativo al
digital divide e alla
scarsa penetrazione della fibra ottica, dato quest'ultimo fermo all'1%. Nel mondo la fibra ha un tasso di penetrazione del 2% in Usa, del 14% in Corea e del 12% in Giappone.
Il podio dei colossi di internet vede
al primo posto - e ci mancherebbe altro -
Google, seguito da
Amazon,
eBay e
Facebook. I siti europei più visitati sono solo 4 fra i primi 50 del mondo.
Per far fronte al
gap digitale, il prossimo 12 maggio Bruxelles intende varare un
piano per potenziare lo sviluppo della rete: nel mirino della UE ci sono contenuti e infrastrutture. Occorrono interventi rapidi per
portare la banda larga e la fibra ottica in più aree possibili: purtroppo l'impresa appare ardua, visto che le reti mobili non possono competere con le connessioni cablate in termini di velocità e ampiezza di banda.
Il piano della UE chiede la
cooperazione dei 27 Stati membri per arrivare a internet broadband in tutto il territorio europeo,
entro il 2013. La Commissione intende anche aumentare la
velocità di connessione, arrivando a oltre 100 Mbps per almeno il 50% dei cittadini europei.
Ciò rilancerebbe anche il
mercato economico che ruota attorno ad internet, con il conseguente aumento dei posti di lavoro e della percentuale del PIL europeo rappresentata dal settore ICT. Ad oggi siamo intorno al
4,8% con un
volume d'affari pari a 660 miliardi di Euro.
Da parte dei Governi è richiesto il
taglio dei costi amministrativi e l'incentivazione alle tecnologie internet mobile. La Commissione vuole anche create un
mercato dei contenuti unificato, con una gestione condivisa dei diritti d'autore attraverso un
sistema di licenze. In questo senso, Bruxelles sta pianificando un'apposita normativa che verrà proposta entro l'anno prossimo.
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