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Fao, la fame nel mondo si combatte anche online

La Fao lancia "1billionhungry", una petizione online che si pone l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini e i governi di tutto il mondo sul problema della fame.

Autore: Irene Canziani

Pubblicato il: 12/05/2010

Nel 2010, più di 1 miliardo di persone nel mondo soffre ancora la fame. Questo è inaccettabile: si tratta di un problema che deve essere posto all'ordine del giorno nell'agenda politica di ogni governo.
Questo il messaggio di 1billionhungry, la nuova iniziativa della Fao che si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica e i politici attraverso una grande petizione online. Online, perchà© nel Ventunesimo secolo la lotta contro la fame ha la fortuna di poter essere supportata da un canale potentissimo come internet, che è ormai parte integrante della vita di milioni e milioni di persone.
L'obiettivo dichiarato è quello di raccogliere almeno un miliardo di firme da consegnare il prossimo ottobre all'Onu in occasione del World Food Day.
fao-la-fame-nel-mondo-si-combatte-anche-online-4.jpgGli organizzatori della campagna hanno scelto un'immagine significativa: un fischietto giallo, che simboleggia la volontà  di farsi sentire per risolvere il problema. Altrettanto immediato e forte lo slogan, che recita "I'm mad as hell!", "sono incavolato nero".
Il sito ufficiale dell'iniziativa, tradotto in tutte le lingue, presenta una rassegna di materiale informativo sulle dimensioni del problema, sui paesi più colpiti, sulle azioni che ognuno di noi può intraprendere per dare il suo contributo.
In una sezione apposita sono disponibili i video dei testimonial d'eccezione che hanno deciso di aderire, tra cui l'attore Jeremy Irons e il calciatore Patrick Viera. Oltre a loro, artisti di fama mondiale come Anggun, Dee Dee Bridgewater, Dionne Warwick, Fanny Lu, Mory Kantè Noa e Chucho Valdès hanno dato il loro contributo donando dei brani per la campagna.
Al momento, il contatore delle firme sul sito mostra poco più di 58 mila aderenti, che speriamo possano incrementare presto.
Di certo il popolo del web si mobiliterà  per il successo di 1billionhungry: è auspicabile però questa adesione "virtuale" si tramuti poi in azioni reali e concrete per risolvere uno dei problemi più gravi che la nostra società  si trova ad affrontare.

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