A neanche venti giorni dal lancio ufficiale dei suoi
plugins sociali,
Facebook è presente su oltre
100 mila siti web ospiti, che hanno deciso di includere nelle loro pagine i comandi per la condivisione dei contenuti sul famoso social network blu.
Facebook è notoriamente riconosciuto come un grande veicolatore di traffico per moltissimi siti web del mondo: piccole o grosse testate riescono a farsi leggere da molti utenti anche senza che gli stessi stiano visitando il sito web.
Tra i plugins più utilizzati c'è il pulsante "
like", mi piace, che posizionato in prossimità dei contenuti, da solo è capace di incrementare notevolmente il traffico di qualunque sito web.
I plugins introdotti vanno dal già citato "like" ad una
toolbar per i commenti, il
login personalizzato e un
activity feed che dà conto del livello di traffico sul sito.
Ma quali sono le ragioni che hanno spinto Facebook ad uscire dai propri "confini" e a cercare i propi utenti anche al di fuori?
Secondo le analisi dei quotidiani specializzati USA l'obbiettivo del social network sarebbe quello di avere nuove
informazioni sulle abitudini di navigazione degli utenti da rivendere agli inserzionisti.
La missione principale di ogni sito web è da sempre il raggiungimento della seo (serch engine optimization), ovvero una serie di tecniche per comparire ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca, quindi Google. Ora i siti web si attrezzano per riuscire a interagire meglio con Facebook. Siamo di fronte ad un cambio di paradigma?
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