La
Polizia Postale di
Rimini ha imputato ad un romeno di 20 anni, residente a
Santarcangelo, i reati di sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico, detenzione di codici di accesso a sistemi informatici e truffa.
Le indagini sono scattate in seguito a degli accertamenti condotti sul giovane romeno che nel lasso di tempo di pochi giorni aveva incassato, presso un locale sportello postale, numerosi vaglia di pagamenti online, tutti dello stesso importo.
Le forze dell'ordine, informate su questi strani movimenti di soldi, hanno rintracciato tutti i mittenti dei vaglia, che ad uno ad uno hanno ammesso di aver comprato online, sul sito
eBay, un telefono a
220 Euro, ma che l'apparecchio non era stato ancora consegnato. Gli accertamenti successivi sono stati sull'utente che aveva avanzato la proposta di vendita sul sito. La Polizia ha così scoperto che qualcuno si era impossessato illecitamente del
nickname e della
password dell'utente, mettendo in seguito in atto la falsa vendita dei telefoni cellulari.
Il lavoro degli inquirenti ha così permesso di sgominare una banda di
hacker che operavano dalla
Romania con l'aiuto del connazionale di 20 anni qui in Italia. Il modus operandi era semplice: gli hacker, tramite
phishing entrava in possesso dei dati di un accreditato venditore e, a suo nome, proponevano la falsa offerta commerciale, con lo scopo di ricevere illecitamente il denaro e far ricadere le colpe sull'ignaro utente eBay.
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