La
barriera di protezione (firewall) che la
Cina ha allestito intorno al
web è un serio
ostacolo per il commercio mondiale. E proprio di questo pericolo occorrerrà dibattere all'interno dell'
Organizzazione mondiale per il commercio (
Wto).
La dichiarazione viene da una personalità autorevole, nientemeno che la
vicepresidente della Commissione Europea, Neelie Kroes.
La Kroes ha stigmatizzato il modo in cui la Repubblica Popolare
impedisce il libero flusso di informazioni, di fatto creando un serio ostacolo al commercio: il blocco delle comunicazioni fra gli utenti internet, infatti, è estremamente dannoso. Tanto che, auspica la Kroes, dovrà essere preso in esame all'interno della Wto.
Le dichiarazioni sono state consegnate alla stampa dalla sede di
Toudou, piattaforma cinese di video-sharing rivale di
YouTube, che in Cina è oscurata.
Il Governo orientale, per legge, impone ai siti web la
rimozione di tutti i contenuti scomodi per il partito comunista al potere, compresa
pornografia e informazioni considerate criticabili. Pena l'oscuramento del sito.
E proprio questo è già successo a
Facebook, YouTube, Flickr o Twitter, considerati pericolosi per la sicurezza, visto che potrebbero essere utilizzati per scopi antigovernativi.
"Sto facendo pressione ovunque perchè le imprese europee abbiano spazio in Cina e viceversa. Dovrebbe essere reciproco", ha affermato Neelie Kroes.
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