Questa mattina l'esercito ha dato l'assalto all'accampamento delle
camicie rosse, gli oppositori che da settimane occupano un'area nel quartiere commerciale di
Bangkok. Stando alle informazioni diffuse dalla polizia almeno cinque persone sono state uccise e più di 50 sono rimaste ferite. I militari, autorizzati a sparare a vista contro chiunque opponesse resistenza, hanno fatto irruzione con i blindati attraverso le barricate aprendo il fuoco in tutte le direzioni.
Durante questi scontri sarebbe
morto un giornalista italiano, La notizia, data in prima battuta dall'agenzia
France Presse, che ha citato il direttore di un posto di polizia ospedaliero,
Jongjet Aoajenpong, è stata poi confermata dalla polizia.
L'ambasciatore italiano Michelangelo Pipan e la Farnesina in questo momento stanno verificando la veridicità delle informazioni mentre
Raimondo Bultrini, giornalista di Repubblica riferisce che si tratterebbe di un fotografo. Negli ultimi sei giorni gli scontri sono costati la vita a 39 persone, in gran parte civili. Dall'inizio della protesta, il 12 marzo scorso, il bilancio è di 68 morti e oltre 1700 feriti.
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