Si può vivere di solo Pc?
Forse se lo saranno sentiti chiedere in maniera provocatoria alcuni adolescenti, fra le grida esauste dei propri genitori, stanchi di vederli costantemente al computer.
Eppure è quanto avverrà a
Clark Harris, un ragazzo di Washington, che ha lanciato un'iniziativa particolare, tanto provocatoria, quanto lodevole nel suo obiettivo finale.
Harris ha infatti deciso di restare un mese in silenzio, comunicando solamente attraverso il computer e, nello specifico, grazie ai
social network.
Una provocazione? Un modo per dimostrare quanto i siti di social networking stiano soppiantando le
comunicazioni face to face?
Forse, indirettamente, Harris contribuirà anche al dibattito su questo argomento, ma ciò che si prefigge di fare è raccogliere fondi per un'associazione che si occupa di
ricerca contro il cancro.
La motivazione è tanto semplice, quanto dolorosamente comprensibile: il mese scorso il protagonista di questa storia ha perso la madre, proprio per un tumore, ed intende ora aiutare altre persone a lottare contro questa
malattia.
Per realizzare ciò, quindi, ha scelto di lanciare un'iniziativa che gli consentisse di avere una notevole
attenzione mediatica e ha pensato di approfittare dei social network e della loro centralità nella società contemporanea.
Facebook,
Twitter & Co., quindi, saranno i suoi unici mezzi per comunicare con il
mondo esterno: chi volesse mettersi in contatto con lui dovrà
donare 5 dollari, che contribuiranno a raccogliere fondi per la
Leukemia e Lymphoma Society, un centro medico che si occupa di
ricerca sul cancro.
Gli psicologi lo definirebbero un modo per superare il trauma della scomparsa della madre, ma, a prescindere da ciò, l'obiettivo di Harris è quello di raccogliere
100mila dollari totali, per una giusta causa.
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