"Toglietemi tutto, ma non la protezione dei miei
dati personali": facendo il verso ad una nota pubblicità di orologi, potrebbe suonare così il motto degli
internauti inglesi e americani, secondo i risultati di una ricerca di
Edelman.
In un momento in cui la questione
privacy è nell'occhio del ciclone, diventando uno degli argomenti clou del dibattito mediatico, a seguito delle polemiche sulle impostazioni di
Facebook e le immagini raccolte da
Google per il servizio
Street View, una ricerca ha cercato di mettere in luce quanto tale questione sia rilevante per il popolo del web.
Secondo i dati raccolti, solo il 13% degli utenti statunitensi e l'11% di quelli britannici sarebbe disposto a sacrificare la
riservatezza dei suoi dati personali pur di avere forme di intrattenimento gratuito.
I
contenuti gratis fanno gola, sì, ma pur di averli non si è disposti a rinunciare alla privacy, fondamentale per gli internauti.
Invece, la percentuale di coloro che, pur di non spendere niente, sono disposti a subirsi le
inserzioni pubblicitarie è pari al 47% per gli statunitensi e al 44% per i britannici.
Pur di potere avere contenuti a costo zero, rispettivamente il 43 e il 35% degli intervistati sono invece disposti a rinunciare alla
condivisione dei contenuti con gli amici.
Inferiore infine la percentuale di coloro che, pur di non pagare nulla per la fruizione dei contenuti, rinuncerebbero a scegliere il
dispositivo attraverso cui utilizzare questi contenuti: tra il 20 e il 40%.
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