Switch-off forzato dalla fibra al rame, come per la televisione digitale: è questa la richiesta di
Fastweb,
Vodafone e
Wind ad Agcom.
L'amministratore delegato di Wind,
Luigi Gubitosi, ha dichiarato: "Il progetto sta suscitando un nuovo interesse presso tutte le istituzioni e le controparti. Siamo decisi ad andare avanti e abbiamo chiesto all'Autorità di intervenire in tempi rapidi per delineare un contesto chiaro in cui operare".
Mentre l'ex amministratore delegato di Fastweb,
Stefano Parisi, ha spiegato a tal riguardo come sia rilevante, in primo luogo, che "la rete sia punto-punto, aperta in
unbundling. In secondo luogo deve essere previsto l'obbligo di accesso ai cavidotti, calcolando l'unbundling in base al costo storico dei cavidotti e del rame. Infine deve esserci una migrazione forzata sul modello dello
switch-off televisivo".
La decisione di rivolgersi ad
Agcom è giustificata dal fatto che questo problema "dipende dal governo e dalle autorità ".
Parisi ha anche analizzato la questione delle tariffe, mettendo in luce come sarebbe sbagliato l'aumento delle tariffe per la
rete in rame, aumento che è stato proposto dall'Autorità : "aumentare il rame è disincentivante per la fibra, bisognerebbe ridurre il rame ed incentivare la fibra, per consentire un ritorno dell'investimento".
Intanto, sempre riguardo a ciò, è stato annunciata l'inaugurazione a Roma della prima
centrale del progetto pilota di
Collina Fleming. Il progetto mira a realizzare una rete in
fibra ottica aperta a tutti gli operatori. All'inaugurazione erano presenti Mario Mella, chief technology officer di Fastweb, Sandro Falleni, direttore tecnologie rete fissa di Vodafone e il direttore network development di Wind, Nicola Grassi.
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