Ormai le notizie di
cronaca ci hanno abituati a vedere il risvolto della dimensione 2.0: i
social network, ad esempio, impattano nella quotidianità di ognuno, raccontando quanto avviene nel mondo in generale o, come una lente di ingrandimento, narrano storie di vita dei singoli utenti.
Tutto, o quasi, per dirla in breve, passa dalle pagine di
Twitter e
Facebook.
Questa volta l'episodio peculiare è avvenuto negli Usa, dove una
donna californiana è riuscita a ritrovare i suoi due
figli, scomparsi 15 anni prima, grazie a Facebook.
Nel 1995 i due bambini, di 2 e 3 anni, erano scomparsi insieme all'
ex marito: il giudice, dopo la separazione fra i due coniugi, aveva assegnato i figli alla madre, ma il padre li aveva presi con sà© ed era scappato.
Nessuna notizia fino a poco tempo fa, quando la donna, riflettendo sulla popolarità dei social network fra i giovani, ha provato a cercare su Facebook il
nome dei figli, sperando facessero parte dei milioni di utenti iscritti.

Così è stato: la donna, entrata in contatto con la figlia, ha scoperto che il padre li aveva portati in Florida, dove vivevano.
Ha così potuto denunciare l'uomo, con l'accusa di
rapimento e di avere violato gli accordi sulla
custodia dei due bambini, e riabbracciare i figli.
A dispetto di trasmissioni su
persone scomparse, il sito di Zuckerberg è diventato questa volta protagonista di una storia a lieto fine, di un riavvicinamento fra individui lontani da anni: non più speciali televisivi o foto di bambini scomparsi sui cartoni del latte, una semplice ricerca su Facebook e si possono ritrovare i propri cari.
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