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Regno Unito, più Facebook che ricerche online

Una ricerca di Experian Hitwise ha messo in luce come, anche nel Regno Unito, gli utenti trascorrano più tempo navigando su siti di social networking come Facebook, che facendo ricerche sui motori di websearch.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 10/06/2010

Più aggiornamenti del proprio status, pubblicazione di foto e sbirciate ai profili degli amici, che ricerche online. E' questo il quadro delineato da una nuova ricerca sul popolo del web britannico, che ha cercato di mettere in luce cosa prediligono fare gli utenti quando sono connessi a internet.
Secondo i dati  relativi al mese di maggio, raccolti da Experian Hitwise, nel Regno Unito i siti di social networking sono riusciti a superare i motori di ricerca.
Con una tendenza già  verificata in altre parti del mondo, quindi, Facebook & Co. iniziano a dettare legge anche nei confronti dei siti di websearch.
La società  di ricerca monitora i dati di navigazione di otto milioni di persone: dall'analisi delle preferenze degli utenti nel mese di maggio, è emerso come i social network abbiano raccolto l'11,88% delle visite online, a fronte di una percentuale minore, pari all'11,33%, relativa ai motori di ricerca. Inoltre, il traffico britannico sui siti di social networking sarebbe aumentato del 5%, mentre nel medesimo periodo le visite ai motori di ricerca sarebbero diminuite del 13%.
Il Financial Times, che ha commentato i dati, ha fatto riferimento anche ad un precedente rapporto di Hitwise, diffuso lo scorso marzo, che illustrava una tendenza simile anche per gli Usa. Secondo quanto pubblicato, infatti, Facebook aveva superato Google in popolarità  fra gli utenti statunitensi.
Un sorpasso netto? O una moda del momento?
Osservando quanto sta avvenendo sembra però difficile dubitare dell'affezionamento degli utenti a questo genere di siti ed in particolare a quello di Zuckerberg, che assorbe il 55% delle visite su social network in Uk.
I dati che interessano il Regno Unito sono relativi al mese di maggio, il mese della crisi per eccellenza per Facebook, a causa del dibattito sulla privacy. Ricordiamo che proprio per il 31 maggio era stato previsto il Quit Facebook Day, un'iniziativa che è stata riconosciuta come un vero e proprio flop, per la bassa percentuale di aderenti.
Lascia ben comprendere la situazione Robin Goad, di Hitwise UK: "L' attività  sui siti di social networking sta crescendo a ritmi molto intensi, molto più rapidamente delle ricerche".

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