Tornare in carcere per non aver rispettato le restrizioni relative agli
arresti domiciliari. Questo è quanto è avvenuto a
Roberto Mento, ex dipendente del casinò di Sanremo.
L'uomo, un 55enne, è stato arrestato lo scorso gennaio a causa di una serie di furti commessi nelle case da gioco presenti sulle navi della
Msc Crociere. A Mento sono stati in seguito assegnati gli arresti domiciliari, ma solo per breve tempo.
Ebbene sì, la possibilità di essere recluso nella propria dimora, invece che in carcere è svanita... in un click. Mento, dalla propria abitazione, si è infatti collegato a
internet e, nello specifico, a
Facebook.
Il sito di
social networking, però, è proibito per coloro che sono nella condizione di essere reclusi in casa per legge: i condannati agli arresti domiciliari non possono intrattenere rapporti personali con l'esterno, nemmeno chattando con i propri contatti sul social network.
La possibilità di interagire con persone esterne, al di fuori di quelle autorizzate, è proibito. Come spiegato su
la Repubblica: "quando si è agli arresti, sia pure domiciliari, non si può lasciare l'appartamento e non si può telefonare, nà© ricevere visite, ma non si può neppure chattare sui social network. La
comunicazione via web è pari alla conversazione personale o alla telefonata. La
legge non è oscura: vieta tutti i contatti con le persone non autorizzate, compreso Facebook".
Mento dovrà quindi tornare in carcere e, verosimilmente, avrà maledetto il social network e la sua voglia di fare quel "click" che gli è costato nuovamente le
manette.
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