Il
mercato italiano dei computer è in ripresa, almeno per unità vendute. Lo sottolinea l'ultima ricerca di mercato di
Sirmi riguardo al
primo trimestre del 2010: i risultati sono senz'altro da ritenersi positivi, seppur siano ampiamente migliorabili.
Sì, perchè se
i volumi globali sono cresciuti del 12,1%,
i fatturati sono rimasti pressochà© invariati, con uno scarno
+0,1%. Il motivo di questo trend è facilmente individuabile nell'
abbassamento generale dei prezzi, fonte anche del balzo delle unità vendute, ben
1 milione e 932mila fra pc desktop, portatili e computer aziendali.
A fare la parte del leone sono i
netbook, cresciuti per volume del
50,4% e giunti a
444mila pezzi venduti. I Pc desktop commercializzati sono stati
522mila, mentre i thin client e le workstation aziendali contano per
90mila pezzi totali.
Primo venditore del mercato è
HP, seguita a stretto contatto da
Acer: la quota di mercato di entrambe le società , infatti, sfiora il
26%. Acer, però, registra un trend migliore sul trimestre, con un
+30% rispetto allo stesso periodo del 2009.
HP invece incassa un -2,6%.
Quest'ultima paga il fatto di non aver creduto nei netbook, fatto che ha causato un ritardo nell'annuncio di tali prodotti a marchio HP. Lo stesso fattore, ma in positivo, ha fatto la
fortuna di Acer e Asus: soprattuto quest'ultima è al terzo posto nel nostro paese, con circa il
10% e un
+35,2% sullo stesso trimestre 2009.
Quarta piazza per
Samsung, che esibisce la crescita più rilevante, del
43,5%, e si appropria di una quota di mercato pari al
6,5%. Il fatto acquista importanza se si considera che il colosso coreano è entrato nel mercato solo
2 anni fa.
Dell, che ha nelle macchine aziendali il suo focus, paga il peso del settore consumer nelle vendite globali: un misero
+4,7% e una market share in calo al
5,8% per il produttore americano.
A livello di
fatturati cambia tutto: rimangono
invariati i primi due classificati - HP con 251 milioni di Euro e Acer con 174,6, pari rispettivamente a un -12,3% e a un +11,4% - mentre
al terzo posto si piazza Dell con 66,5 milioni.
Quarta e quinta piazza per Asus (65,4 milioni) e
Apple (57,9 milioni). Samsung, invece, registra un ottimo +20% e 40 milioni di fatturato.
Male Fujitsu, Toshiba e Olidata (-35,7%). Quest'ultima -
partecipata di Acer che ne detiene il 30% - sta affrontando un complesso processo di ristrutturazione: l'idea alla base è l'
istituzione di una multinazionale che riunisca i piccoli produttori nazionali, per creare un volume tale da impattare sul mercato globale.
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