A solo poche settimane dal "t
ormentone-privacy" abbattutosi sul suo social network,
Mark Zuckerberg torna a parlare della questione, con dichiarazioni inaspettate.
In controtendenza rispetto al mese scorso, in cui si era premurato di fornire garanzie sulla tutela della riservatezza dei dati personali, il fondatore di
Facebook lascia ora tutti a bocca aperta.
Analizzando l'importanza della privacy per le
nuove generazioni, Zuckerberg ha dichiarato come, per i giovani, la privacy non sia importante.
Durante un'intervista, il
fondatore del popolare sito ha analizzato le chiavi del successo di Facebook, mettendone in luce il ruolo rivoluzionario all'interno della società moderna. Il manager ha sottolineato come, a differenza della
televisione, il social network abbia modificato letteralmente la
comunicazione digitale, ampliando la possibilità di connettere fra loro le persone.
Tutto ciò avrebbe indotto, a suo dire, una trasformazione netta del concetto di privacy: le generazioni attuali rivolgono una maggiore attenzione alla
condivisione delle informazioni.
A tal riguardo, Zuckerberg ha sottolineato come gli errori commessi dal team management della società nell'organizzazione delle impostazioni sulla privacy sono stati "corretti", grazie al
feed-back degli utenti iscritti al sito.
A proposito dei piani futuri in merito alla condivisione dei contenuti, inoltre, il fondatore di Facebook ha spiegato come l'attenzione sarà puntata sui
social plugins, ossia widget da poter aggiungere al proprio sito grazie un drag and drop. I social plugins aumenteranno l'interazione con amici e visitatori, mostrando come la
personalizzazione sarà uno dei leit motiv delle novità inerenti Facebook e internet.
Sempre maggiore interazione e condivisione dei contenuti: quasi incurante del tormentone passato, Zuckerberg strizza un occhio ai fans e, pur facendo riferimento agli accorgimenti attuati sul sito in risposta alle polemiche, pensa al futuro.
Un futuro, in cui, a suo dire, la privacy ci sarà , ma le giovani generazioni avranno un nuovo modo di relazionarsi alla
riservatezza delle informazioni personali. Parola del papà di Facebook.
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