Oggi
terzo e ultimo scritto per i quasi
500mila candidati alle prese con gli
esami di Maturita, anno 2010. In questo caso i maturandi dovranno cimentarsi con
il cosiddetto ''quizzonè', un
pacchetto di test che, a differenza delle due precedenti prove, sono predisposti non dal ministero ma dalle varie commissioni esaminatrici.
Una prassi che cambierà nelle prossime esizioni: il
ministro Gelmini, infatti, ha ribadito ieri che per gli studenti dell'ultimo anno delle superiori vuole un esame più ''europeo'' e intende affidare
all'Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema d'istruzione)
la messa a punto di una prova nazionale, uguale per tutti e basata su test elaborati con criteri standardizzati in modo che la valutazione dei ragazzi non cambi da territorio a territorio e non sia discrezionale.
I test di questa smattina riguardano non più di cinque discipline e sono in linea con le simulazioni e le esercitazioni svolte dai ragazzi durante l'anno scolastico. Gli studenti avranno a che fare con un elaborato sintetico oppure con veri e propri quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40); con problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2); casi pratici e professionali (anche questi non più di 2); oppure, secondo gli indirizzi di studio, con la realizzazione di un progetto.
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