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Calabrò, il giornalismo non è il flusso di notizie del web

Il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, ha analizzato il ruolo basilare del giornalista nell'era del Web 2.0, chiamato a "mettere ordine" al flusso di informazioni e notizie disponibili in rete.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 07/07/2010

Il giornalismo non coincide con il canalizzare le informazioni che si diffondono online.
Ad affermarlo è il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, nella sua relazione annuale alla Camera sulla trasformazione tecnologica del mondo editoriale.
Durante il suo intervento, Calabrò ha approfondito la questione dei cambiamenti prodotti dal Web 2.0 sulla diffusione delle notizie, mettendo in luce il ruolo essenziale del giornalista.
A suo avviso, internet "non cancella l'industria del giornalismo; la cambia. E' essenziale che la funzione del giornalista non venga meno; il giornalista ha un compito informativo indeclinabile e non sostituibile dal flusso di notizie che scorre nella rete".
Un ruolo attivo, quello del professionista della comunicazione, capace di dare un senso al mare di informazioni disponibili online agli utenti.
I cambiamenti prodotti dalla centralità  del web nella vita quotidiana delle persone non sono quindi negativi per il giornalismo: semplicemente il ruolo del giornalista assume una connotazione nuova, quella di "fare ordine" fra le notizie che circolano online.
Internet offre, contemporaneamente, nuove risorse e potenzialità : "I principali giornali ormai integrano la versione cartacea con i servizi online, che vengono aggiornati continuamente. Due mesi fa il premio Pulitzer per il giornalismo investigativo è stato assegnato ad un sito internet, ProPublica.org".
Infine, secondo Calabrò, le applicazioni tecnologiche come e-readers e iPad, rappresentano un'occasione per riavvicinare i più giovani verso la lettura di giornali e libri: "Opportunamente il governo ha previsto incentivi ai giovani per la larga banda. Se nella prossima finanziaria si prevedesse che gli studenti possono fruire di un bonus governativo per l'abbonamento gratuito a un quotidiano online, si potrebbero centrare due obiettivi: diffusione della larga banda e diffusione dei giornali. Diffondere i libri di testo in via elettronica comporterebbe un risparmio per le famiglie e potrebbe arricchire i libri di contenuti multimediali, suscitando l'interesse dei ragazzi".

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