L'Italia è all'ottavo posto fra i
produttori di spam. Un pessimo risultato per il Paese, che mostra un incremento nella produzione dei messaggi di posta elettronica indesiderati.Lo status dell'
Italia emerge da una classifica sulla
sicurezza online redatta da
Sophos.
Il bollettino della società di
sicurezza informatica si riferisce al secondo trimestre dell'anno e mostra una situazione poco felice per l'Italia. Il nostro Paese fa infatti parte del gruppo di nazioni europee in cui lo spamming è aumentato. Stiamo parlando di Francia, Gran Bretagna e Polonia, che con i loro risultati contribuiscono a far sì che l'
Europa sia il primo continente produttore di spam, togliendo il pessimo primato all'Asia.
Al vertice della
classifica sui singoli stati si confermano gli
Usa: da loro parte il 15,2% dello spam complessivo, con un aumento del 13,1% rispetto all'inizio dell'anno.Questa la graduatoria presentata da Sophos: Usa (15,2%), India (7,7%), Brasile (5,5%), Gran Bretagna (4,6%), Corea del Sud (4,2%), Francia (4,1%), Germania (4%), Italia (3,5%), Russia (2,8%), Vietnam (2,7%), Polonia (2,5%) e Romania (2,3%).
Secondo quanto riportato da Sophos, lo spam rappresenterebbe il 97% delle email ricevute dai
server aziendali. Una percentuale rilevante, che mostra però, al suo interno, tipologie differenti di messaggi di posta.
Oltre a mail indesiderate, infatti, sta aumentando la percentuale di messaggi contenenti link a
siti "maligni", capaci di infettare i Pc, rubare le
identità degli utenti e le loro
informazioni bancarie e creare
reti botnet di computer zombie, controllati da
hacker all'insaputa dei proprietari.
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