Erano intervenuti, tra gli altri, il segretario generale della Fnsi,
Franco Siddi, e il presidente della Regione Puglia,
Nichi Vendola, ma evidentemente i loro accorati appelli non sono bastati.
Agcom ha deciso: le
emittenti locali non avranno spazio sul telecomando digitale nei canali dall'1 al 9.
Nonostante le pressioni, i dibattiti e le discussioni in merito, l'
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di negare alle
Tv locali un posto nei primi numeri del
telecomando.
Il posizionamento dei canali sarà così suddiviso: dall'1 al 9 ci sarà spazio per le Tv nazionali; dal 10 al 19 vi saranno le Tv locali, mentre dal 20 in poi i canali tematici.
Coloro che chiedevano maggiore attenzione per le emittenti locali sostenevano che un posizionamento nei primi canali avrebbe avvantaggiato le
piccole realtà televisive.
Al contrario, assegnare loro i canali successivi al 10 avrebbe potuto creare problemi a livello strategico ed economico, con conseguenze sulla
pluralità dell'informazione offerta e l'
occupazione.
Ma Agcom ha deciso e il nuovo ordinamento nazionale dei canali (
Lcn), relativo al passaggio dalla
Tv analogica a quella
digitale, è stato stabilito.
E' emerso, relativamente alla votazione, come la decisione del Consiglio non sia stata unanime, ma vi siano state l'astensione di
Gianluigi Magri e il voto contrario di
Enzo Savarese.
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