Con riferimento alla decisione assunta da
Agcom sul piano di numerazione automatica dei canali (Lcn) della televisione digitale terrestre,
Marco Rossignoli, coordinatore
Aeranti-Corallo, l'Associazione di categoria delle imprese radiotelevisive locali che rappresenta, tra l'altro, 320
Tv locali, ha dichiarato: "Esprimiamo grande soddisfazione per l'adozione da parte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del piano di numerazione automatica dei canali della tv digitale terrestre"
"Tale piano -
continua Rossignoli - era assolutamente necessario in quanto la mancanza di regolamentazione in materia ha causato gravissimi disagi alle imprese e ai telespettatori nelle sei aree del Paese già digitalizzate. Inoltre, in mancanza delle numerazioni
Lcn, non è possibile procedere allo
switch off nelle altre aree del Paese".
Aeranti-Corallo esprime inoltre piena soddisfazione per la conferma da parte dell'Autorità dell'impostazione relativa alle prime
numerazioni prevista dallo schema di regolamento sottoposto a consultazione pubblica e cioè per la conferma delle numerazioni 1-9 per le tv nazionali e 10-19 per le Tv locali.
Secondo il coordinatore dell'associazione: "In tal modo è stata recepita la proposta in materia formulata nell'ambito dell'associazione
Dgtvi e sulla base della proposta congiunta di Aeranti-Corallo e
Frt Tv Locali, che complessivamente rappresentano la stragrande maggioranza delle Tv locali".
L'assegnazione dei numeri da 10 a 19 alle tv locali consente alle stesse di disporre di 10 numeri consecutivi sul telecomando sui quali possono trovare collocazione quasi 400 Tv locali sul territorio nazionale, posto che le emittenti provinciali e interprovinciali, in molti casi, possono condividere una stessa numerazione con altre emittenti provinciali e interprovinciali della medesima area. Inoltre, l'assegnazione dei numeri 10-19 evita discriminazioni tra le diverse Tv locali (favorendo così il pluralismo e la concorrenza nel settore) poichà© in tal modo viene prevista una numerazione a due cifre per ogni emittente.
"Auspichiamo ora che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni voglia ripensare il
Piano di assegnazione delle frequenze approvato nei giorni scorsi, garantendo a tutte le Tv locali attualmente operanti le risorse radioelettriche, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, necessarie per svolgere adeguatamente l'attività di operatore di rete nei rispettivi ambiti locali. E' ora indispensabile che il
Ministero dello Sviluppo economico proceda con estrema rapidità all'assegnazione delle numerazioni nelle sei aree già digitalizzate (Lazio, Campania, Piemonte occidentale, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Sardegna). Infatti la mancanza della regolamentazione ha causato in tali aree gravi disagi sia alle
emittenti che all'
utenza. Il disorientamento nella individuazione dei programmi generato dall'assenza della numerazione ha causato anche una contrazione degli investimenti pubblicitari, con gravi ripercussioni sui bilanci delle emittenti locali e con forte rischio per l'occupazione nel settore.
E' inoltre fondamentale che fin dal momento dell'entrata in vigore del regolamento cessino le duplicazioni delle numerazioni, cioè le utilizzazioni di più numeri per identificare uno stesso programma. Tale duplicazione, infatti, ha contribuito in modo significativo alla caoticità dell'
offerta digitale in assenza di regolamentazione in materia", conclude Rossignoli.
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