Operatori della musica, artisti, manager, etichette, società di servizi e di tecnologia: tutti insieme per discutere del futuro del
mercato musicale. Gli sviluppi di questo settore sono infatti stati al centro di una conferenza tenutasi a New York, il "
New Music Seminar".
Diversi gli argomenti trattati, tutti fondamentali per tracciare il profilo di questo settore e dei suoi possibili sviluppi futuri. Fra i dati emersi dalla tre giorni di discussioni, dibattiti e confronti, la difficoltà dei negozi a vendere
cd. Secondo quanto messo in luce, solo il 2% arriverebbe a vendere almeno 5000 album: un dato pessimo per
artisti e
case discografiche.
Questo significa che la maggior parte dei cantanti e delle band non sarebbe in grado di rientrare delle
spese di produzione.
Il mercato digitale aiuta la crisi del mercato musicale, grazie all'interesse degli utenti per gli
mp3 e l'acquisto su piattaforme come
iTunes, ma c'è un problema, riguardo questo aspetto.
Considerando che il pubblico sceglie di acquistare principalmente
brani singoli e non gli interi
album, alla diminuzione dei costi di distribuzione non corrisponde un correlato guadagno.
Dal meeting è comunque emersa una prospettiva favorevole al mercato della musica: l'espansione dei
social network. Grazie alle
fan pages diffusesi su questi siti, infatti, merchandising, concerti, pubblicità ed altri servizi internet a pagamento si riescono a diffondere maggiormente, proprio grazie al passaparola in
rete.
Una nota positiva, quindi, nel mare di accordi stonati trapelati dal New Music Seminar.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.